COSA HO IMPARATO
Sono nato a Busto Arsizio (VA) e cresciuto a Vigevano (PV), in una famiglia (operaia) di umili origini; da piccoli è difficile comprendere i sacrifici dei genitori. Non riuscivo ad accettare i NO, che mi sembravano troppi rispetto ai SI; Per questo mi è stato faticosamente insegnato che la vita non ti regala nulla, che bisogna impegnarsi per ottenere risultati.
Volevo un giocattolo costoso? Dovevo aiutare in casa con piccoli lavoretti per guadagnarmi la paghetta. Anche se, raggiunta la cifra necessaria, spesso rinunciavo al “gioco dei miei sogni” perché capivo che non era poi così importante da meritarsi i miei soldi guadagnati con fatica.
É grazie a questi insegnamenti che ho sviluppato il mio forte senso di giustizia ed equità, quali sono le necessità primarie e quelle superflue.
Nonostante frequentassi un istituto tecnico indirizzo elettronico, ho avuto l’occasione di partecipare ad un bando provinciale sulla Comunità Europea, bando che ho vinto, risultando uno dei migliori studenti a livello provinciale e partecipando ad un viaggio premio alle sedi europee della Comunità Europea.
Ho imparato quante opportunità avrebbe potuto offrire un’Europa Unita ai suoi cittadini, ma anche che sarebbe servita molta attenzione e molto impegno per costruire un’unione europea dei popoli per i popoli e non solo una comunità economica.
Ho imparato che la vita è complessa e ha uno strano senso dell’umorismo. Puoi programmare quanto vuoi il tuo percorso di vita, ma non puoi avere la certezza che tutto filerà liscio. Una malattia mi ha impedito di proseguire gli studi universitari, insegnandomi questa lezione.
Ho imparato che le avversità, gli imprevisti che la vita ti mette davanti devono essere affrontati, che non bisogna mai arrendersi, se non raggiungi un obiettivo ti impegnerai per raggiungerne un altro.
L’anno di servizio civile, una delle esperienze più formative della mia vita: vivere lontano dalla famiglia, condividere gli spazi e la vita con coetanei, confrontarsi con realtà e vissuti lontanissimi dai miei.
Ho imparato che chi giudica e condanna l’altro con troppa facilità spesso sbaglia. Dietro ad atteggiamenti aggressivi, errori, microcriminalità, quasi sempre ci sono storie di disagio, problematiche familiari, condizioni socioeconomiche drammatiche, richieste di aiuto.
Ho imparato, grazie anche alla mia innata curiosità, a ricercare la radice dei problemi e a studiare soluzioni che permettessero a tutti di avere l’opportunità di crescere. “Volere è Potere” solo se hai le giuste condizioni offerte dalla famiglia, ma soprattutto dalle istituzioni che devono creare opportunità tramite politiche rivolte ai giovani.
Sono entrato nel mondo del lavoro, facendo di tutto: operaio metalmeccanico, elettricista, magazziniere, cameriere, aiuto cuoco, ho fatto consegne a domicilio (quando le aziende di delivery non esistevano), ho studiato per diventare perito assicurativo (un lavoro che mi piaceva molto ma che mi faceva guadagnare poco), sono tornato a fare il magazziniere ed aiutare in ufficio (sviluppando nuove competenze) e l’operatore di call center.
Tutte esperienze lavorative che mi hanno dato la possibilità di sviluppando nuove competenze ed essere assunto in una grande azienda multinazionale diventando coordinatore del mio Team.
Ho imparato, ed insegnato, che come lavoratore dipendente per poter pretendere i tuoi diritti e una crescita professionale devi rispettare e svolgere al meglio il lavoro richiesto dall’azienda.
Nei primi anni di lavoro ho fatto il pendolare, Vigevano – Milano, conoscendo i disagi di una mobilità regionale non ben studiata e pensata per i lavoratori, studenti o anche semplici turisti.
Ho imparato che fare il pendolare è un vero lavoro! Devi riuscire a strizzarti come una sardina per riuscire a prendere il treno, saper trovare soluzioni alternative in caso di guasti sulle linee o in caso di sciopero, capire quando perdere ogni speranza nei mezzi pubblici e utilizzare il mezzo proprio (contribuendo, purtroppo, all’aumento dello smog), trovare i percorsi più brevi e meno trafficati per raggiungere la destinazione.
Il trasferimento a Milano è stato obbligatorio. Ovviamente in condivisione, il mercato degli affitti privati è inavvicinabile per i giovani che hanno appena iniziato la propria carriera e le politiche sociali per i giovani, praticamente inesistenti. La scoperta di nuovi mondi!
Il teatro: fatto di arte e cultura appassionandomi alla recitazione, facendo l’attore in spettacoli teatrali e portandomi a fondare un’associazione culturale che mi ha accompagnato fino a pochi anni fa.
La scoperta della comunità LGBTQ+, una realtà in espansione, basata sul rispetto di tutti e il confronto, ma soprattutto il sostegno che dà per affrontare momenti difficili.
Lavorare per una grande azienda mi ha fatto apprezzare il sistema di welfare, ma mancava ancora qualcosa, non tutti i dipendenti erano in grado di esprimere al meglio le proprie posizioni e portare avanti le loro istanze. Per questo ho deciso di impegnarmi in prima persona e candidarmi come rappresentante sindacale aziendale per il sindacato UIL.
Grazie ai numerosi voti ricevuti dai colleghi, anche provenienti da settori aziendali lontani storicamente dalla realtà sindacale, il mio sindacato è diventato il maggior rappresentante dei lavoratori nell’azienda.
Ho imparato che gli scontri di classe (imprenditori e dipendenti) e generazionali, devono essere superati. Serve una presa di coscienza da parte di tutti attori coinvolti:
- senza un imprenditore che investe le proprie risorse in un’azienda il lavoratore dipendente non ha lavoro, ma senza dipendenti un imprenditore non potrà mai sviluppare la propria azienda.
- senza l’esperienza di mentori i giovani non hanno la possibilità di acquisire nuove competenze, ma senza i giovani che portano nuove idee e punti di vista, l’azienda non potrà avere prospettive per il futuro.
Sono legami indissolubili!
Nel 2019, in occasione delle elezioni europee, preso dalla disperazione per il livello basso della politica italiana ero quasi tentato di trasferirmi all’estero. Non riuscivo a trovare nessun partito che fosse in linea con i miei valori e ideali, finché non ho trovato: Volt!
Volt è un partito paneuropeo progressista, nato da giovani ma aperto a tutti, dove ogni pensiero e proposta ha valore, un partito nato dalla società civile stanca di politi lontani dalla realtà.
Ho preso contatto con VoltItalia, diventando prima attivista e successivamente tesserato, ho partecipato alle iniziative di sensibilizzazione e lavorato attivamente per le comunali di Milano. Vincendo le elezioni interne sono diventato coordinatore per VoltMilano (City Lead)
Oggi con la lista “Majorino Presidente – Patto Civico” composta da realtà civiche presenti sul territorio lombardo, mi candido come Consigliere della Regione Lombardia per Milano e Provincia di Milano. Le Elezioni della Regione Lombardia si terranno domenica 12 e Lunedì 13 Febbraio 2023.
IL FUTURO SIAMO NOI, IL FUTURO SEI TU, IL FUTURO E' ADESSO!
I giovani sono il futuro!
Politiche concrete per realizzare i loro sogni produrranno benessere a tutta la società
COSA MI STA A CUORE
La Lombardia che vorrei deve dare prospettive e largo spazio ai giovani, dove essi possano essere il cuore pulsante dell’economia e della società.
I giovani sono il futuro e rappresentano la possibilità di migliorarci; pertanto serve una politica sociale pensata ad hoc per loro, attraverso un cambiamento tangibile, reale e radicale a livello socio-economico: garantendo strumenti adeguati per raggiungere la propria indipendenza in ambito lavorativo e familiare per un miglioramento personale.
Se i giovani sono il futuro, il futuro è la mobilità! Serve un piano di infrastrutture, che risponda alle esigenze dei pendolari, andando a creare nuove connessioni lavorative e sociali, ma anche facilitando gli spostamenti, con un occhio di riguardo alle persone disabili e rispettando l’ambiente.
IL FUTURO SIAMO NOI, IL FUTURO SEI TU, IL FUTURO E' ADESSO!
CASA
La Regione Lombardia ha un gran bisogno di alloggi popolari, da mettere a disposizione dei cittadini che non riescono ad entrare nel mercato libero delle compra/vendite e degli affitti o che non hanno le possibilità di accendere un mutuo.
La Regione Lombardia deve cominciare a gestire meglio il proprio patrimonio immobiliare tramite ALER, istituendo nuove politiche di gestione e rinnovamento più vicine alla realtà ed alle esigenze dei cittadini. Fermare la svendita degli immobili, che avvantaggiano solo investitori immobiliari. Rimuovere le barriere architettoniche, diventando un ente inclusivo anche per le persone disabili.
La politica di assegnazione rivista, non basandosi esclusivamente sull’ISEE, ma sulle reali necessità e andando ad utilizzare tutti gli alloggi disponibili (molti alloggi sono vuoti o occupati abusivamente). Ampliare la platea per le assegnazioni a categorie sempre più presenti sul territorio come: giovani, giovani coppie e giovani single.
Contrastare il racket che gestisce le occupazioni abusive, non le famiglie disperate che cercano solo una casa dove vivere.
Istituire un fondo di garanzia a sostegno dei mutui per giovani e categorie fragili e contro il pignoramento delle prime case.
MOBILITÀ
La dura vita dei pendolari! Inefficienze del trasporto pubblico locale con corse annullate, ripetuti guasti, scioperi, sovraffolamento dei mezzi, strade costantemente intasate nelle ore di punta. La Regione Lombardia deve dare ai propri cittadini una mobilità moderna, che sia una opportunità di connessioni lavorative e sociali. Progettare e investire in una nuova mobilità differenziata e sostenibile è possibile!
Cosa dobbiamo fare?
- Una nuova Trenord, per una migliore, più sicura, più efficiente e capillare copertura delle tratte non solo da e per Milano, ma anche tra capoluoghi e città;
- Un sistema integrato di trasporto pubblico su gomma e rotaie, per connettere meglio anche i centri abitati più piccoli;
- Una capillare rete ciclabile regionale interconnessa con le stazioni ferroviarie e di bus per facilitare gli spostamenti misti;
- Prendere esempi virtuosi all’estero, istituendo abbonamenti mensili/annuali a prezzi agevolati, a partire dai giovani, gli over 65 e per le categorie fragili e rateizzazione dei pagamenti degli abbonamenti annuali;
- Rimozione di tutte le barriere, non possono esistere mezzi pubblici che non permettano l’accesso a persone con disabilità motoria, e non solo.
LAVORO
Precariato galoppante, paghe orarie sempre più inadeguate, sicurezza sul lavoro insufficiente, opportunità lavorative in calo.
Cosa dobbiamo fare?
- Potenziare le borse di studio per chi non può permettersi le rette universitarie con focus su facoltà ambientali, e innovazione/tech; collaborazioni internazionali per agevolare l’accesso ad Erasmus;
- Differenziare e potenziare i corsi di formazione professionali;
- Migliorare le regole per gli Stage aziendali anche con la creazione di “campus” abitativi per i giovani che non possono permettersi un affitto a Milano e dintorni;
- Supportare, anche con l’istituzione di corsi formativi con esperti del settore, i giovani che vogliono investire le proprie energie in lavori autonomi (start up, imprese sociali) soprattutto per i settori in agricoltura, tech, antichi lavori (falegname, calzolaio, riparazioni per un’economia più circolare, ecc), valorizzazione delle attività commerciali di vicinato;
- Dare dignità e reali opportunità al terzo settore, essenziale in tante aree socialmente difficili, promuovendo la collaborazione tra diverse realtà (sociali, culturali, sportive, formative, assistenziali);
- Rilancio sull’intero territorio lombardo della cultura e delle arti, che per chi le crea è un lavoro a tutti gli effetti e deve poterci vivere, gli artisti non possono vivere di visibilità e gloria. Revisione dei bandi culturali mettendo al centro le persone che ci lavorano e la capillarizzazione sul territorio;
- Ridurre i tempi di realizzazioni delle opere pubbliche aumentando al contempo i controlli contro l’infiltrazione mafiosa;
SANITÀ
La Lombardia ha molte eccellenze, è un fatto, ma non tutti possono usufruirne…
La Regione spende ogni anno miliardi di euro per la sanità, eppure abbiamo visto la profonda crisi avvenuta durante la pandemia, una situazione indegna per un paese civilizzato ed una regione, la Lombardia, traino nazionale sotto molti aspetti.
Cosa dobbiamo fare? distribuire meglio i fondi:
- Sostegno in caso di disagio psicologico con lo psicologo di base con particolare attenzione ai giovani e alle categorie più fragili;
- Rafforzare la sanità pubblica specie per il personale medico, carente e spesso mal pagato;
- Mettere regole più chiare per le strutture private convenzionate con il SSN;
- Stop a tempi di attesa eccessivi e disumani per chi non può permettersi di pagare di tasca propria i servizi necessari;
- Incremento dei medici di base con possibilità di fornire spazi regionali per i propri studi medici;
- Una maggiore attenzione alle cosiddette Malattie Rare (fibromialgia, vulvodinia, ecc).
La Regione Lombardia deve dare ai propri cittadini una mobilità moderna, che sia una opportunità di connessioni lavorative e sociali.
PATTO CIVICO - MAJORINO PRESIDENTE
Sono candidato nella lista PATTO CIVICO MAJORINO PRESIDENTE, una realtà composta da realtà politiche e associative presenti nel territorio.
Crediamo che al centro della politica deve esserci il benessere della persona, della collettività e dell’ambiente. Politiche per il lavoro e per i trasporti, politiche sanitarie e socio-assistenziali, politiche per l’ambiente e per la formazione, politiche per i giovani e per gli anziani.
IL CORAGGIO DI CAMBIARE
IL PROGRAMMA IN 10 PUNTI
Lombardia apripista e motore d’Europa superando le divergenze tra nuovi posti di lavoro, innovazione e conversione ecologica.
Sanità a misura di persona, con supporto alla medicina territoriale e attenzione anche alla cura del disagio mentale.
Agricoltura innovativa e una riduzione degli allevamenti intensivi a favore di modelli più sostenibili.
Inclusione e apertura per supportare le persone fragili, in difficoltà, vittime di discriminazioni con l’aiuto del terzo settore.
Supporto a tutte le tipologie di famiglie e creazione di strumenti a sostegno delle donne e di stimolo allo sviluppo dei bambini.
Valorizzazione del territorio e salvaguardia dell’ambiente, miglioramento della qualità dell’aria, dell’acqua e salvaguardia degli habitat.
Sostegno al diritto alla casa, sia delle persone più vulnerabile rinnovando il patrimonio ALER sia iniziative rivolte ai giovani.
Aggiornamento delle modalità di produzione e scambio dell’energia, riducendo la burocrazia e sviluppando la rete in ottica Smart Grid.
Trasporto pubblico come vera alternativa al mezzo privato non solo in città, con un trasporto ferroviario all’altezza e incentivo alla mobilità dolce.
Partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza fin dalle fasi preliminari delle opere perché esse vadano verso le comunità.
COME VOTARMI
Se sei residente a Milano e nella provincia di Milano, puoi votarmi alle prossime elezioni regionali della Lombardia che si terranno domenica 12 Febbraio e Lunedi 13 Febbraio 2023.
É semplice! Ti basta recarti al tuo seggio elettorale con documenti d’identità e la tua Tessera Elettorale ed esprimere la tua preferenza:
- Traccia un segno sul simbolo di “PATTO CIVICO – Majorino Presidente“;
- Esprimi il tuo voto di preferenza scrivendo “ALESSANDRO MACCHI” o “MACCHI”.
PARLAMI DI TE!
Ascoltare, parlarci, confrontarci e comunicare è molto importante!
Raccontami la tua esperienza nella nostra Regione Lombardia in merito alla mobilità, alle politiche per i giovani, salute o su un tema a te caro.
Hai avuto qualche disguido, dei ritardi o mancanza di politiche adeguate per risolvere i tuoi problemi? Scrivimi!